La splendida chiesa di San Simon di Vallada fu un luogo caro ad Albino Luciani, futuro Papa Giovanni Paolo I, nato nella vicina Canale d’Agordo il 17 ottobre 1912 e morto in Vaticano il 28 settembre 1978, dopo soli 33 giorni di Pontificato. Non solo perché all’epoca della sua infanzia la chiesa monumentale faceva parte della sua parrocchia natale, ma anche perché era ricca di opere d’arte a lui care.
Il futuro Papa la frequentò fin da fanciullo e, diventato vice parroco di Canale d’Agordo dal luglio al dicembre 1935, vi celebrò regolarmente la Messa e vi spiegò il catechismo. Divenuto insegnante di arte nel Seminario di Belluno, fu tra i primi insegnanti a valorizzare gli artisti presenti nella chiesa. Nelle sue lezioni la citava come esempio artistico, in quanto conservava un Fluegelaltar gotico, un ciclo di affreschi del Paris Bordone – che egli lamentava essere stato malauguratamente decurtato nel Settecento – e interessanti opere dei discepoli del Besarel, Pietro Lazzaris e Amedeo Da Pos. Inoltre la segnalava come interessante esempio di gotico proveniente dal Tirolo, con il classico San Cristoforo affrescato sulla parete esterna.
Di seguito due link che riportano gli appunti delle lezioni di Albino Luciani – trascritti dal vescovo mons. Giuseppe Andrich – in cui il futuro Papa cita San Simon: